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Allestimento

Un allestimento originale per una mostra itinerante

Rendere leggibile la mostra dedicata a uno scrittore

Il progetto dell’allestimento è cresciuto insieme al progetto della mostra, concepita sin dall’inizio come itinerante.
Trattandosi della mostra dedicata a uno scrittore ci si è ispirati all’attrezzatura del leggere e dello scrivere: più in particolare ai plutei della Biblioteca Laurenziana, postazioni di lavoro, zone delimitate in un grande spazio. La struttura - di peso e volume limitati per facilitare il trasporto – prevede dunque una sequenza di pannelli inclinati a leggio, posti su supporti smontabili e rimontabili secondo un percorso che guida il visitatore dall’ingresso all’uscita.

L’organizzazione degli spazi

Lungo il percorso, l’allestimento prevede uno spazio specifico dedicato ad Auschwitz, pensato appositamente per favorire una fruizione personale: il visitatore si trova lui da solo di fronte alle parole di Levi. Sono anche previsti uno spazio per il dialogo con i gruppi e un altro per la consultazione autonoma delle opere dello scrittore

La qualità percettiva dei materiali

L’allestimento si presenta come una sorta di meccano espositivo integrato con i sostegni ripiegabili, costituiti da scale doppie in alluminio, di produzione industriale.
A meno delle basi e di alcuni pannelli di ferro, esso è tutto realizzato con profilati e lamiere anch’esse in alluminio.
I materiali, semilavorati, lasciati al naturale e tali da far percepire al visitatore la loro trasformazione all’uso, portano nell’allestimento la presenza della materia, nella sua concretezza e nella sua continua mutazione. In questo si scopre il richiamo diretto al Sistema periodico, lo straordinario libro di Levi che rende tangibile il profondo legame fra la materia e l’umano.

La flessibilità come sfida e significato

Anche la chiarezza e la versatilità della scrittura di Primo Levi sono riprese e interpretate dall’allestimento: nella sua essenzialità così come nella flessibilità distributiva delle diverse sezioni della mostra. Tutto questo rende la struttura dell’insieme pienamente compatibile con destinazioni e spazi non prevedibili al momento della prima ideazione.  Ogni nuova edizione diventa così una sorta di sfida progettuale, intesa ad adeguare la mostra al particolare spazio messo a disposizione.

Una mostra con due allestimenti possibili

Senza che i contenuti della mostra subiscano alcuna variazione, sono disponibili due diversi allestimenti:
• il primo, concepito per grandi spazi (300 m² circa), è autonomo, autoportante e completo di illuminazione;
• il secondo, denominato “mostra leggera” è finalizzato a sedi espositive organizzate in sale che consentano di appendere a parete i pannelli e i video, e che siano provviste di un loro impianto di illuminazione.